martedì 27 dicembre 2011

Regali utili

Marito. Scarpe basse (modello tipo valleverde, collezione autunno/inverno ̕80-81, più o meno): «Per farti stare comoda, quando vai in giro. Ti lamenti sempre d’avere le gambe pesanti!».
Cognata. Piastra per capelli: «Dato che non hai mai tempo per il parrucchiere, almeno cerchi di aggiustarteli da sola. Ah, è in ceramica. Così non peggiori, con le doppie punte».

Mamma. Tris di padelle. Anche queste in ceramica, per essere pronti alla transizione: «Come, non lo sai? Il teflon a breve sarà fuorilegge!».
Suocera. Anche qui un tris: sciarpa-guanti-cappello. Il tutto a quadri rosso, verde e blu. Per tendere verso la moda, ma controcorrente.
Collega. Calzini di lana. «Con la crisi può darsi che taglieranno sui riscaldamenti. Meglio attrezzarsi coi vecchi sistemi». Perfetti con le scarpe grigio-verde ricevute da marito.
Quanto alla niña, ha scartato giochi d’ogni genere. Puzzle, costruzioni, tavoli d’attività per stimolare ogni sorta d’apprendimento, chitarra, tamburo, orchestra di 10 elementi…. Ma lei voleva semplicemente la sua plu. Ovvero la matita, con la quale ha passato l’intera giornata a scarabocchiare deliziosi ghirigori sulle scatole degli altri giocattoli (ecco, almeno il packaging è servito a qualcosa).
Ah, dimenticavo, mia sorella. Ci ha regalato un weekend fuoriporta.
Menomale che non sono figlia unica.

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