– Questo Natale chissà se ce lo danno, il cesto.
– Dici per via la crisi?
– Eh sì. Intanto io ci facevo i fatti miei, con quella roba. Panettone e spumante al portiere, il limoncello al garagista, mandorle e frutta secca li metto a tavola per il cenone, sia a Natale che il 31.
– Accidenti Costanza, non butti via niente!
– Il torrone. Quello proprio non piace a nessuno. Manco mia suocera, che si spazzola di tutto, riesce a mangiarlo per via della dentiera.
– Non hai provato a rifilarlo all’ultimo anello della catena alimentare?
– Mio marito dici? Da quando ha il colesterolo ha smesso di contendersi gli avanzi con la pattumiera.
– Comunque non credo proprio che avremo il cesto. Sarebbe un controsenso, non trovi? Prima si lamentano per la crisi, e poi spendono centinaia di euro in liquori e panettoni..
– Già. Faranno solo regali ad personam.
– Ai soliti noti.
– I leccaculo.
– E, mi dispiace, tu non sei nella rosa.
– Certo che no. Io non ho mai adulato nessuno. E, oltretutto, ho visto culi migliori.
Mamma mia che tristezza! Quest'anno in banca non mi hanno dato nemmeno l'agendina quella più sfigata!
RispondiEliminaIronicoe veritiero. Paola B.
RispondiElimina@pommereinette io almeno quella l'ho rimediata dal sindacato...
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