Stamattina, quando mi sono svegliata, veniva giù il diluvio. E a Napoli, quando piove, è subito stato d’emergenza: tombini che saltano, strade che si allagano, tutti che prendono l’auto anche solo per fare 500 metri... e per auto intendo il Suv.
Sapevo, quindi, che sarebbe stata dura. E così, armata di coraggio e di ombrello, ho incellofanato per bene la niña nel suo passeggino e siamo partite alla volta del garage.
Eravamo in procinto di attraversare, io avvolta come un insaccato in un orrendo piumino color mortadella, lei imbustata come un surgelato sfiatato, quando un pazzo al volante prima ci fa il bagno con l’aquaplaning e poi ci taglia la strada, parcheggiando proprio davanti allo scivolo pedonale.
La scena non ci è nuova; il passaggio per disabili e carrozzine è puntualmente occupato dalle auto in sosta. Tempo fa mi ero anche ripromessa di uscire munita di appositi post-it con su scritto: «Un anziano in carrozzella è bloccato da un ritardato al volante. Oggi sei quello al volante, domani sarai l’anziano» da appiccicare, all’occorrenza, sulle macchine in questione. Una specie di monito-iettatura, che magari non serve allo scopo, ma almeno un po’ d’ansia la mette. Poi però finisce sempre che mi limito a qualche imprecazione, e vado avanti rassegnata. Stamattina, complice il malumore per il maltempo e l’arroganza del tipo, non ci ho visto più. E quando alle mie rimostranze lui ha voltato le spalle ed è andato via, ho preso dalla tasca le chiavi di casa e… ssscriiiiiiiiiiscccc…. gli ho rigato la portiera.
Un graffio piccolo, intendiamoci, e su una carrozzeria già di suo parecchio rovinata... magari nemmeno se ne accorge. Almeno non subito.
E non è che dopo mi sia sentita tanto meglio, per la verità. Meno male poi che la niña è ancora piccola per raccogliere l’esempio di vandalismo materno. Però, sul momento mi è venuto proprio dal cuore, e per un attimo ho provato un senso di meritata rivalsa per tutte le volte che ho dovuto fare la gincana col passeggino su e giù dal marciapiede.
Certo non prevedo di rifarlo. Anche perché ci tengo, alla mia incolumità. Però li preparo, i post-it. E magari ci aggiungo due righe finali: «Sei stato avvisato. La prossima volta, sportello rigato».
Pure io, stesso problema! Oggi volta che esco di casa è un Camel trophy, per arrivare in centro col passeggino.
RispondiEliminaHai tutta la mia solidarietà!
Donna, beccati questo! http://deerbunny.blogspot.com/2012/02/award-versatile-blogger.html
RispondiElimina:)
Vale
And the winner is... ME!!!!
RispondiEliminaEvviva, grazie mille di cuore