mercoledì 30 novembre 2011

Pensieri & pensioni

– Insomma, si capisce a che età andremo in pensione?
– Mah, bisogna vedere se equiparano il lavoro privato al pubblico, il lavoratore uomo alla lavoratrice donna, i futuri allungamenti dell’età pensionabile...
– Sì, va bene, ma ci si potrà almeno fare un’idea, così, approssimativa.
– Non meno di 65 anni, questo è certo.
– Chissà se a quell’età riusciremo a stare al passo. Con le novità, intendo, le nuove tecnologie...
– Costanza.
– Eh.
– Non usi i social network, non hai nemmeno abilitato il cellulare per gli MMS. Mi pare che il passo sia già perso, non credi?
– Lo so, lo so, c’ho il digital divide. Me lo dice sempre pure mio marito.
– E sarà anche ora di colmarlo sto divario, no? Non vorrai mica portarti il gap fino alla pensione?
– No, certo. A quel punto, poi, meglio gli acciacchi classici tipo artrosi, ernie e zoppie varie. Almeno con quella roba lì puoi sperare in una piccola invalidità, un aiutino sociale, un tesoretto ecco... così da integrarla un po’, sta benedetta pensione.
– Grandi progetti, per il futuro. Complimenti davvero.
– E vorrà dire che se non posso colmare il digital, almeno provo a compensare quello money, di divide!

2 commenti:

  1. Come sarebbe a dire che non usi i socialnetwork? :-) Non sa del blog!

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  2. Eh, la mia collega è un'estranea digitale...

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