lunedì 17 ottobre 2011

Scarpette da bullo

Sabato mattina portiamo la niña al parco. I polmoni verdi a Napoli sono quasi tutti al collasso, gli unici parchi praticabili si contano sulle dita di una mano.

E, una volta qui, bisogna tirar fuori le unghie per guadagnarsi un giro sull’altalena o riuscire a passare indenni sullo scivolo senza essere travolti dal bambino alle spalle o piombare su quello appena atterrato sul selciato.


Arrivato in cima alla scala, il babyfortunato guarda dall’alto gli altri assiepati intorno piagnucolanti e, con un ghigno, assapora il dolce piacere della supremazia.

Il divertimento qui non è nel gioco in sé, quanto nella competizione, nella lotta che si scatena per conquistare la posizione... l’attività da ludica diventa agonistica, e bisogna essere attrezzati.

In questa situazione, anche il look ha la sua importanza.

Niente vestitino rosa né ballerine dunque. Qui servono tuta da ginnastica e scarpe con la tomaia rinforzata.

E ora sì che siamo pronte a non farci pestare i piedi.

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